VIAGGIO NEL CUORE DELLA FEDE
(Riflessione di Miriam Romano sul viaggio a Lourdes svoltosi dal 17 al 23 agosto 2010)
Insieme ad un ben assortito gruppo di Taurisanesi, accompagnati dall'assistente spirituale don Napoleone Di Seclì e dal rappresentante dell'associazione organizzatrice “Gruppo di preghiera San Pio da Pietrelcina”, l'efficiente Giuseppe Astore, abbiamo intrapreso il lungo pellegrinaggio alla volta di Lourdes.
Dopo una sosta nella piacevole Nizza, con annessa visita nella opulenta Montecarlo, siamo giunti nell'agognata Lourdes,
“stanchi nelle membra, ma forti nello spirito”. Uno spirito pregno di speranze e richieste che ognuno riservava per i suoi cari più provati. Recatici, finalmente, alla grotta dove la Vergine Maria si è manifestata alla piccola Bernadette, siamo stati tutti “abbracciati e coinvolti” in una indescrivibile atmosfera di serenità interiore, sicuramente generata dalla profonda fede e devozione: ogni volto, in mistico silenzio, si compenetrava, in estasi, con quello della Madre Celeste che accoglieva e salutava tutti i suoi figli, nessuno escluso. Tutto il popolo di Dio lì riunito senza distinzione di razza e di lingua, ammalati, giovani, anziani, tutti insieme all'unisono per salutare Colei che, Immacolata, generò il Salvatore del mondo!
Il nostro viaggio nella fede, grazie a Dio, continuava ancora, dandoci la possibilità di vivere fondamentali esperienze cristiane. Tra queste non si può dimenticare la partecipazione alla “Via Crucis”: un esempio, cari amici, in cui i capisaldi dei valori cattolici si concretizzano, dandone prova al mondo intero. Gli ammalati, innumerevoli e accuditi fraternamente da giovani provenienti da ogni luogo, con le loro quotidiane sofferenze offerte al Signore, ci prendono “per mano” durante la processione, indicando a tutti noi la Via maestra, facendoci capire, allo stesso tempo, che la vita è un dono di cui bisogna sempre rendere grazie.
Un altro momento indimenticabile è stato il bagno nell'acqua della fonte benedetta: una lunga attesa accompagnata da una profonda riflessione che ha avuto il culmine nell'immersione nell'acqua, intesa come “battesimo di conversione del cuore”. Infine, non si può non ricordare la bellezza delle due basiliche, edificate per volontà della Vergine sopra la Grotta delle Apparizioni. La loro imponenza architettonica, però, deve cedere il passo al rivestimento interno delle stesse che, grazie alla “devozione mariana”, costituisce un caso unico al mondo: le pareti sono tutte lastricate, in lungo ed in largo, da mattonelle marmoree sulle quali sono incisi i nomi di quei fedeli che, nel corso degli anni, hanno ricevuto conforto dalla Vergine Madre.
Ci sarebbe ancora molto da raccontare, dopo aver visitato Lourdes, ma la cosa più importante è ricordare la dimensione spirituale del pellegrinaggio che di sicuro costituisce un'esperienza interiore che lascia un segno indelebile nell'anima di ognuno.
Miriam Romano