CREAZIONISMO O EVOLUZIONISMO?
di Franco De Giorgi
Certamente un tema molto dibattuto e controverso della Biologia degli ultimi centocinquanta anni è stato quello del fenomeno evolutivo che ha ampiamente coinvolto, per le profonde ìmplicazioni etico morali, anche la Filosofia e la Re1igione.
Il dibattito è ancora molto acceso, anche perché quest'anno ricorre il secondo centenario della nascita dello scienziato inglese Charles Darwin che, con la sua teoria dell’evoluzìone, modificò radicalmente tutte le idee e le ipotesi esistenti in proposito. I concetti sviluppati nella sua opera più nota e cioè “Origine della specie per selezione naturale” pubblicata nel l859. ebbero larga risonanza anche presso il grosso pubblico almeno per quella parte della teoria riguardante l’uomo.
Fino ad allora la convinzione dominante era sostanzialmente quella della fissitá della specie. Infatti solo un secolo prima il naturalista svedese Carlo Linneo, colui che gettò le basi per la classificazione dei viventi, aveva affermato che il numero delle specie era uguale a quello fissato al momento della creazione.
Successivamente altri scienziati, come G. B. Lamarck, avevano adombrato possibili eccezioni a questo principio granitico. Darwin però fu il primo ad affermare esattamente l'opposto e cioè che le specie non solo non sono immutabili, ma cambiano continuamente e che anche il loro numero è mutevole rispetto a quello del passato. Questi concetti, molto sinteticamente espressi, chiamarono necessariamente in causa la dottrina della Chiesa Cattolica. In particolare ì problemi nacquero confrontando le affermazioni della teoria di Darwin con i primi due capitoli del libro della Genesi.
Sorvolando sulla complessa serie dì obiezioni sollevate sia dal lato scientifico che da quello teologico-religioso susseguitesi nel tempo e alla luce delle attuali conoscenze, si evince un evidente parallelismo e anche corrispondenza tra le affermazioni bibliche e quelle della scienza.
La Bibbia inizia con la frase "In principio Dio creò il cielo e la terra”. Questa frase va identificata con il Big Bang, e cioè secondo la Fisica con la grande esplosione primordiale che diede origine all’universo. La Bibbia racchiude in se anche la possibilità dell'evoluzione, perché. successivamente il libro della Genesi continua descrivendo la separazione del giorno dalla notte, la terra dal mare. e quindi con la comparsa dei vegetali, degli animali, ed infine dell’uomo. Per superare l'apparente inconciliabilità tra evoluzione e creazione bisogna considerare che appartengono a due ordini diversi di spiegazione della realtà. La teoria dell'evoluzione si pone a livello scientifico, e cerca di spiegare “come” le cose abbiano avuto origine nella successione dei tempo. Il concetto di creazione, invece, ponendosi su un piano religioso, cerca di rispondere alle domande “chi” ha dato origine all’esistenza e “perché” sono state create le cose esistono, quale cioè sia la loro fonte originaria, il loro fine e come quindi l'uomo debba vivere la sua esperienza di creatura consapevole e responsabile.
A Darwin va riconosciuta una funzione di stimolo per la Teologia. Infatti il tema dell'evoluzione ha incoraggiato lo sviluppo della riflessione teologica sulla creazione, sul rapporto tra Dio e natura visto dinamicamente, nel quale trova posto l'evoluzione della vita. Le realtà che possiamo riconoscere, ciascuna al proprio livello, come evoluzione e creazione non presentano quindi alcuna contrapposizione. anzi si rivelano del tutto complementari.